Convegno internazionale di archeologia a Dicomano

L’approssimarsi della data che indicava il compimento dei primi cinquanta anni di attività del Gruppo Archeologico Dicomanese, aveva ormai reso impellente la necessità di un progetto che restituisse il giusto valore ad un lungo periodo di ricerca, di conoscenza e condivisione con la comunità.

L’idea di un convegno di Archeologia figurava fra i soci del sodalizio, come l’epilogo ideale per la degna celebrazione di un momento particolare ed importante nel cammino dell’associazione, anche se non mancavano timori legittimi legati a problematiche organizzative, di gestione e soprattutto economiche.

Tuttavia, la timorosa proposta iniziale volta alle istituzioni municipali e agli organi dell’ Università cittadina, raccolse da subito piccoli consensi, che animati da una pregevole sinergia si sarebbero rapidamente sviluppati, fino a generare un evento inatteso, di notevole valore scientifico per il settore dell’Archeologia nazionale, estremamente gratificante per la nostra associazione.

Il Convegno internazionale dal titolo “Officine e artigianato ceramico nei siti etruschi dell’Appennino tosco-emiliano tra VII e IV secolo a. C.” si è tenuto nelle due giornate del 18 e 19 ottobre 2019, nella sede di Casa Petrarca ad Arezzo e nella sala ex Macelli di Dicomano.

L’evento si è reso possibile grazie ad un ampio Comitato organizzativo che comprendeva il Dipartimento di Storia Culture Civiltà, l’Università di Bologna, il Dipartimento di Storia Archeologia Geografia Arte e Spettacolo, l’Università degli Studi di Firenze, l’Accademia Petrarca di Lettere Arti e Scienze di Arezzo e il Comune di Dicomano.

Il patrocinio è stato concesso dall’Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici, Regione Toscana, Provincia di Arezzo, Comune di Arezzo e Regione Emilia Romagna.

Dato il livello e la professionalità dei relatori intervenuti alle due giornate di studio, provenienti dalle Università di Firenze, Bologna, Zurigo, Vienna, Pavia, Ferrara, Pisa, Siena, Regno Unito Internazionale, appare lecito attendersi una pubblicazione degli Atti di grande pregio e di analogo valore scientifico.