Un po’ di trekking per ricominciare

L’estenuante periodo di restrizioni dovuto alla crisi pandemica in corso, ha di fatto precluso ogni attività delle associazioni locali.

Per il GAD le normative anticontagio hanno determinato la sospensione di qualsiasi attività culturale e l’annullamento di conferenze, visite guidate, indagini sul territorio, ricerche d’archivio.

Un momento drammatico che ci ha costretti alla totale immobilità, privandoci degli scopi e dei valori che sostengono il nostro sodalizio. Tuttavia, il ritorno in “zona gialla” ha riacceso con prepotenza il desiderio di riproporre piccole attività, che pur nella loro modesta natura mostrassero i caratteri della nostra identità e la volontà di crescita dell’associazione.

Le escursioni sul territorio, pur nel rispetto delle normative in atto, ci sono apparse come semplici e valide opportunità di ritorno alla normalità, piccoli segni di gratitudine per le attenzioni che soci e simpatizzanti hanno sempre dimostrato verso il GAD ed i suoi rappresentanti.

La risposta alle quattro escursioni effettuate sulle nostre colline è stata sempre lusinghiera, confortata ogni volta da una trentina di partecipanti desiderosi di ritrovare la compagnia di un volto amico, di condividere del tempo completamente immersi in una natura ancora intatta. È stato emozionante ritrovare un ambiente familiare e sempre diverso, percorrere antichi sentieri, conoscere la storia ed i luoghi di interesse propri delle generazioni di un lontano passato.

Così, ad esempio, oltre a riscoprire l’ormai nota area archeologica di Frascole, è stato possibile visitare luoghi meno conosciuti come Fungaia, Santa Lucia a Casaromana, Case la Pozza o fermarsi un attimo come i viaggiatori del Medioevo, davanti alla Croce di Pratale, per proseguire poi verso il podere Monti, con la sua burraia settecentesca e gli ambienti della colonica che sembrano appartenere più ad una realtà conventuale che a quelli di una casa poderale.

Suggestiva la visita all’oratorio di Monte Domini, per la sua posizione panoramica, con scenari unici sulla valle di Londa e sulle colline attorno a Frascole e per la sua storia particolare legata ad una grande devozione mariana e all’intenso pellegrinaggio che lo caratterizzava nella prima metà del Novecento.

L’ultima escursione, quella del 13 giugno, aveva come meta il Vaso delle Fate e Burioli, nell’area di Carbonile. Un luogo ricco di storia, frequentato ancora nella seconda metà del secolo scorso, custode di manufatti i cui scopi appaiono ancora di difficile attribuzione, non ultimo il grande vaso circolare completamente scavato in un unico monolite di arenaria.

Per l’interesse e le attenzioni ricevute, il GAD è lieto di dimostrare la propria gratitudine a tutti i partecipanti, certo che questa piccola iniziativa possa rivelarsi come l’inizio di un futuro culturale e ricreativo molto più importante, libero da condizioni di disagio come quelle appena vissute, per tornare ad alimentare il nostro desiderio di conoscenza e condivisione su argomenti che forse da sempre appartengono alla nostra personalità e trattano spontaneamente di natura, archeologia e storia locale.